Seminario Tecnico: LA PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI ANCORAGGIO “Linee Vita”

 

Seguendo quanto riportato nella norma nazionale di riferimento per la sicurezza dei lavori in quota, il D.L. 81/2008 “Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, i lavori eseguiti ad un’altezza superiore ai 2 m richiedono la presa di precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di cose e persone, ed a proteggere i lavoratori operanti in quota. Laddove non vengano previsti sistemi di protezione collettiva, è necessaria l’installazione di sistemi di ancoraggio ad i quali l’operatore possa agganciarsi con il proprio Dispositivo di protezione Individuale.

Ad integrazione del Decreto Legislativo 81, che richiede di prevedere misure di sicurezza a protezione degli operatori in quota e che rimanda alle norme tecniche UNI 11560, UNI 11578, UNI 11158, alcune Regioni Italiane hanno legiferato in merito. La prima è stata la Toscana, seguita da Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e poi ancora da Liguria, Umbria, Sicilia, Marche e Sardegna.

Secondo tali regolamenti regionali, i sistemi di ancoraggio devono essere installati sugli edifici per permettere un accesso sicuro alla copertura per opere di manutenzione periodica o straordinaria.

In molti casi, l’obbligatorietà viene applicata anche in caso di ristrutturazioni di edifici già esistenti.
Anche la progettazione ed il montaggio sono soggetti a normative per alcune regioni: in Emilia Romagna, per esempio, il Testo Unico (D.L. n. 81/2008) impone l’obbligo di creare una documentazione comprensiva delle soluzioni progettuali e relativi criteri generali di progettazione, della relazione di calcolo, della certificazione e manuali di prodotto, della dichiarazione di corretto montaggio da parte dell’installatore ed, infine, delle istruzioni d’uso del sistema per permettere agli utilizzatori di effettuarne un corretto utilizzo.
Dopo l’installazione di una linea vita è inoltre fondamentale effettuarne il collaudo e periodiche revisioni: almeno una volta all’anno, oppure prima del riutilizzo se non utilizzate per lunghi periodi o ispezionare in seguito ad una caduta di un utilizzatore, come previsto nell’articolo 916 della norma UNI EN 11158.
In data 20 Novembre 2017 con la Legge Regionale n. 31/17 anche la Regione Campania ha legiferato in materia di prevenzione dei rischi di caduta dall’alto disponendo che per gli interventi edilizi soggetti a permesso di costruire o a manutenzione straordinaria l’installazione di sistemi di protezione permanenti sulle coperture al fine di prevenire il rischio di caduta dall’alto.

L’elaborato tecnico obbligatorio rappresenta documento integrativo da allegare alla richiesta del titolo abilitativo oppure integra,  ove previsto, il fascicolo  dell’opera di cui all’art. 91,comma 1, lettera b) del D. Lgs. 81/2008 s.m.i..

Destinatari
Il seminario è rivolto a Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti industriali, Responsabili e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione e in generale a tutti coloro che si occupano di progettazione di sistemi anticaduta.

Il seguente corso prevede il rilascio di 4 credi CFP per:
Geometri (autorizzazione richiesta)
Periti Industriali (autorizzazione richiesta)
Architetti (autorizzazione richiesta)
Sul portale Imateria è possibile fare una richiesta crediti formativi con autocertificazionei nei seguenti casi: Corsi abilitanti ed aggiornamenti relativi a sicurezza, VVFF, acustica, RSPP )

14.30-18.30
Normativa, progetto, revisioni e collaudi
Legislazione: Testo Unico e Leggi Regionali
Adempimenti
Metodi di progettazione
Definizione di sistema di protezione
DPI di III Categoria contro le cadute dall’alto Metodi operativi UNI EN 363
Revisione su impianti già installati
Domande e test di apprendimento

REGISTRATI QUI  La registrazione è obbligatoria per ricevere l’attestato di partecipazione al convegno.

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